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Seitan, buono e sano per chi?


Si fa presto a dire seitan... Ma perché dovrei mangiarlo? Vegani o no, siamo tutti incuriositi da questo alimento, perché ormai si trova anche sugli scaffali dei supermercati. Ma guardandolo nelle sue confezioni, con il suo prezzo, le sue versioni "hamburger", "spezzatino" e quant'altro, chi non si è chiesto... Non sarà meglio un hamburger e uno spezzatino vero? E mi farà davvero bene? In effetti le ricette dei supermercati grosse soddisfazioni non ne danno e, poiché nessun alimento è miracoloso né fa bene a tutti, questo è vero anche per il seitan. Il suo sapore e la sua consistenza si prestano all'ottimo risultato di tante ricette che però, come per ogni piatto, bisogna saper preparare. Dal punto di vista nutrizionale, il seitan è un impasto ricavato dalla proteina del grano, cioè il glutine. Secondo l'antica ricetta giapponese, da cui ha origine, questo impasto viene poi cotto ed insaporito in acqua con salsa di soia (shoyu o tamari), alga kombu, sale. Quindi il seitan non è adatto agli intolleranti o allergici al glutine e a chi deve seguire una dieta con poco sodio. D'altra parte, il suo alto contenuto proteico (18%) unito al basso contenuto di grassi (1,5%) lo rende un'ottima alternativa agli alimenti di origine animale e un valido aiuto nelle diete povere di grassi. Insomma, come sempre, non c'è pubblicità che tenga... Siamo noi che dobbiamo scegliere, in base alla nostra personale salute e scelta di alimentazione.

(nella foto: la fajita messicana con seitan preparata da Ristomondo)

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